Controlli a tappeto del territorio pavese

Continua l’azione dei militari per contrastare lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti.

Controlli a tappeto del territorio pavese
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Controlli a tappeto del territorio pavese anche con l’ausilio di unità cinofile di Casatenovo (LC) e un elicottero del 2° Elinucleo Carabinieri di Orio al Serio (BG).

Controlli a tappeto del territorio

Nel pomeriggio di ieri 21 marzo si è svolto, nell’ambito del circondario della città di Pavia, un servizio coordinato a largo raggio. L’attività è stata disposta dalla Compagnia Carabinieri di Pavia, con l’impiego di numerose pattuglie e squadre in abiti civili oltre al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Pavia.

Unità cinofile e Elinucleo

L’articolata ed estesa struttura, coordinata dal Tenente Annalisa Menga, si è anche avvalsa del supporto di diverse unità cinofile del Nucleo Carabinieri di Casatenovo (LC) e dell’aerocooperazione di un elicottero del 2° Elinucleo Carabinieri di Orio al Serio (BG). L’Elinucleo è stato impegnato in attività di ricognizione aerea allo scopo di monitorare il territorio e fornire supporto alle squadre a terra.

Attività di spaccio molto articolata

L’attività di ieri si inserisce in un ormai consolidato sistema di controllo e monitoraggio della provincia pavese, sviluppato anche presso le altre Compagnie Carabinieri del Comando Provinciale di Pavia. L’attività è frutto anche di una raccolta delle segnalazioni che giungono, anche in forma anonima, alle Stazioni Carabinieri. Queste segnalazioni supportate dalle informazioni raccolte sul versante investigativo hanno evidenziato che l’attività di spaccio generalmente in atto nelle aree agricole e nei campi del pavese si è spostata. Ossia è passata dall’area di Vairano e Zibido al Lambro, sita tra Siziano e Landriano, alle località di Cavagnera e Ponte Lungo. L’attività di spaccio scoperta era strutturata in modo molto articolato. Era supportata anche da vedette che segnalavano agli spacciatori la presenza delle Forze dell’Ordine. o l’arrivo della clientela abituale. Lo stupefacente invece restava occultato nei campi, mentre gli spacciatori sostavano nascosti in rifugi e baracche, dove potevano ripararsi dalle intemperie o consumare cibo, garantendosi così anche una lunga permanenza sui luoghi di spaccio.

Coltelli, machete e pistola a pallini

Questa complessa e abituale struttura però ieri è stata disarticolata dall’intervento dei Carabinieri che ha sorpreso alcuni clienti che avevano appena acquistato stupefacente. Altri militari guidato dagli osservatori sull’elicottero e supportati dai militari del Nucleo Cinofili sono intervenuti nei campi dove gli spacciatori sono fuggiti. Durante la fuga hanno abbandonando i loro rifiuti e numerose armi fra coltelli e machete, oltre a una pistola a pallini. L’arma presumibilmente veniva usata per minacciare “clienti” o “spacciatori concorrenti”. Il materiale sequestrato verrà analizzato presso gli Uffici del Comando Provinciale Carabinieri di Pavia, per poter raccogliere elementi utili ad identificare gli spacciatori.

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