Diplomati tre nuovi cuochi contadini pavesi

Pavia terza in Lombardia per numero di agriturismi.

Diplomati tre nuovi cuochi contadini pavesi
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Diplomati tre nuovi cuochi contadini pavesi: Pavia terza provincia in Lombardia per numero di agriturismi con strutture sparse tra Oltrepò, Lomellina e Pavese.

Diplomati tre nuovi cuochi contadini

Pavia è la terza provincia in Lombardia per numero di agriturismi, con 223 strutture sparse tra Oltrepo, Lomellina e Pavese. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti in occasione  della consegna degli attestati ai 14 nuovi agrichef lombardi, i cuochi contadini che hanno frequentato il corso di specializzazione organizzato da Terranostra Lombardia, l’associazione per gli agriturismi promossa da Coldiretti.

Tra i nuovi agrichef ci sono anche i pavesi Simona Canegallo di Montalto Pavese, Anna Bottone di Fortunagoe Francesco La Sorte di Canneto Pavese, che vanno ad aggiungersi a Cinzia Raimondi Cominesi di Garlasco, Davide Stocco di Zenevredo e Alessandra Formini di Val di Nizza già diplomatesi nel corso precedente. Nel percorso formativo appena concluso i cuochi contadini hanno potuto frequentare laboratori teorici e pratici dedicati a tecniche di cottura, presentazione delle ricette, valutazioni nutrizionali e abbinamenti enogastronomici. In totale sono oltre 40 i cuochi contadini lombardi, formati da Terranostra a partire dallo scorso anno.

Anna Bottone (Fortunago)
Foto 1 di 3
Francesco La Sorte (Canneto Pavese)
Foto 2 di 3
Simona Canegallo (Montalto Pavese)
Foto 3 di 3

L’agrichef

Gli attestati sono stati consegnati a Milano da Massimo Grignani (Presidente Terranostra Lombardia) e dal Direttore di Coldiretti Lombardia Giovanni Benedetti, alla presenza del Segretario Nazionale di Terranostra Antonio De Amicis.

“La figura dell’agrichef – spiega Alberto Lucotti, Presidente di Terranostra Pavia - è espressione dell’impresa agricola e riveste un doppio ruolo: da un lato è agricoltore, dall’altro è promotore del territorio e del cibo tipico. L’obiettivo del corso di formazione era proprio quello di fornire ai partecipanti tutti gli strumenti utili ad unire e valorizzare la genuinità delle produzioni a Km zero con l’arte della cucina”.

Se la capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è la caratteristica più apprezzata – conclude la Coldiretti –, gli agriturismi hanno arricchito la propria offerta con servizi innovativi per amanti della natura e sportivi, con attività come il trekking, l’equitazione, o servizi dedicati agli amanti della cultura come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina e wellness.

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