Pavia: il cibo incontra l'arte e il turismo

Venerdì 7 e sabato 8 dicembre la settima edizione di “Crossroads of Europe”.

Pavia: il cibo incontra l'arte e il turismo
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Pavia: il cibo incontra l'arte e il turismo. Venerdì 7 e sabato 8 dicembre la settima edizione di “Crossroads of Europe”.

Pavia: il cibo incontra l'arte e il turismo

Nell'anno del cibo italiano nel mondo, puntando sulla combinazione di food, arte e turismo, prende il via la settima edizione di “Crossroads of Europe” presso la sala conferenze del castello Visconteo: venerdì 7 e sabato 8 dicembre i partecipanti avranno l’occasione di ascoltare autorevoli relatori che faranno il punto sui tema del turismo lento e il cibo.

“Gli itinerari di fede e di cultura: cibo per il corpo e per il dialogo. Intreccio strategico per la promozione del territorio”: questo è il titolo della manifestazione che intende riproporre e mettere al centro il tema degli itinerari culturali e religiosi.

Itinerari culturali e religiosi

La città di Pavia è stata identificata come attrattore di un insieme di itinerari religiosi e circuiti culturali tra i quali la Via Francigena, il Cammino di San Martino di Tours, quello di Sant’Agostino, il Cammino di San Colombano, senza dimenticare la TransRomanica e la Rete europea dei siti casadeiani. Sono tanti gli itinerari culturali che passano da Pavia tanto che la città è stata insignita nel 2012 del titolo “Crossroads of Europe” dalla Commissione Europea.

Crocevia di cinque Grandi Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa, Pavia costituisce un unicum nel panorama europeo delle città d’arte.

L’enogastronomia

La volontà di valorizzare e mettere a sistema le tante eccellenze della nostra terra,  di fare un grande investimento per l’immagine di tutto il territorio pavese, può diventare una leva per l’innovazione. In questo senso, l’enogastronomia è un elemento strategico per definire l’immagine di una destinazione come la nostra.

Pavia, da questo punto di vista, ha moltissime carte da giocarsi a patto che vengano attuate tutte le sinergie possibili e che seriamente, con professionalità e volontà politica, si implementino tutte le azioni di valorizzazione. Occorre quindi stringere un rapporto più saldo tra i nostri punti di forza: arte, cultura, cibo e turismo. Occuparsi dei cammini vuol dire tutto questo.

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