Rinasce la Statua d'Italia a Pavia

Grazie all'art bonus il Gruppo San Donato finanzia il restauro.

Rinasce la Statua d'Italia a Pavia
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Rinasce la Statua d'Italia a Pavia grazie all'art bonus del Gruppo San Donato. Il restauro sarà affidato all'architetto Giuseppe Maggi.

Rinasce la Statua d'Italia a Pavia

La Statua d'Italia, che sorge nell'omonima piazza nel centro storico di Pavia, rinascerà grazie a un'accurata opera di restauro approvata dalla Giunta del Comune. Il progetto è stato affidato all'architetto Giuseppe Maggi e sarà finanziato dagli Istituti Clinici di Pavia e Vigevano, che sono parte del Gruppo San Donato, grazie al sistema art bonus.

Assessore Magni, Sindaco Depaoli, Dottor Mininni (GSD)

Il progetto di restauro e il piano di finanziamento sono stati presentati oggi, martedì 19 febbraio 2019, nella Sala Consiliare del Comune di Pavia alla presenza del Sindaco di Pavia Massimo Depaoli, dell'Assessore ai Lavori pubblici Giovanni Magni e del Presidente degli Istituti Clinici di Pavia e Vigevano Giuseppe Mininni, in rappresentanza del Gruppo San Donato.

Monumento dedicato ai pavesi morti per l'Unità del Paese

La statua, in marmo di Carrara, fu realizzata dallo scultore milanese Alessandro Martegani e collocata su un basamento in granito rosa di Baveno. Dedicato ai cittadini pavesi morti per l'Unità del Paese, il monumento fu eretto nel 1866 in quella che allora si chiamava piazza della Legna e che, in quell'occasione, cambiò intitolazione diventando Piazza Italia.

Dottor Mininni (GSD) e Sindaco Depaoli

Particolarità del progetto è l'applicazione dell'art bonus, un credito d'imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, nato per sostenere il mecenatismo a favore del patrimonio culturale.

"Siamo molto contenti per la collaborazione con il Gruppo San Donato, che ringraziamo - ha detto il Sindaco di Pavia Massimo Depaoli -. La sistemazione della Statua d'Italia ha un particolare significato per la città, e il restauro a cura di un'azienda privata, la prima che si impegna grazie all'art bonus, assume un'ulteriore valenza simbolica. Insieme al regolamento dei beni comuni, per cui singoli cittadini stanno adottando luoghi e spazi, non solo sta permettendo di recuperare bellezza e qualità urbana, ma anche di creare legami affinché la cura sia duratura. Il benessere e la coesione delle comunità si realizza infatti anche con il mantenimento dei beni comuni".

"Pavia - spiega l'Assessore ai Lavori pubblici Giovanni Magni - ha un patrimonio culturale, storico e monumentale di altissimo livello, che non tutti i pavesi conoscono completamente. La valorizzazione di questo patrimonio passa anche attraverso il sistema dell'art bonus, pensato per incentivare la generosità da parte di tutti i soggetti, siano cittadini o imprese. Ricordiamo che è attivo un portale nazionale, artbonus.gov.it, che spiega come usufruire di questa risorsa e ottenere i benefici fiscali previsti dalla legge. Nel caso della Statua d'Italia mi preme in particolare ringraziare Giuseppe Mininni, Presidente del consiglio di amministrazione degli Istituti Clinici di Pavia e Vigevano del Gruppo San Donato che è stato convinto promotore di questa collaborazione che ridarà splendore a uno dei monumenti più significativi della città".

"È qui a Pavia che tutto ha avuto inizio: nel 1957 è stato fondato, dal professor Luigi Rotelli, l'Istituto di Cura Città di Pavia e contestualmente sono state messe le radici per quello che oggi è il primo gruppo della sanità privata italiana. Per questa ragione il Gruppo San Donato ha voluto rendere omaggio e sottolineare lo stretto legame con Pavia, dove tutto è nato, riportando uno dei simboli della città alla sua originaria bellezza. Voglio ringraziare il sindaco Depaoli e l'assessore Magni per aver condiviso con me un progetto a cui io e la famiglia Rotelli teniamo in maniera particolare" afferma Giuseppe Mininni, Presidente degli Istituti Clinici di Pavia e Vigevano.

Il piano delle opere

Il Gruppo San Donato coprirà l'intero importo delle opere da realizzare pari a 20.000 euro. Il Comune si prenderà carico degli oneri fiscali, delle spese tecniche e relative alla sicurezza e dei costi di progettazione per un importo di 9.200 euro. I lavori inizieranno non appena sarà terminato l'iter burocratico della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.

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