Terre d'Oltrepò prepara la vendemmia 2019, Giorgi: "Puntiamo alla qualità"

Il colosso vitivinicolo, e prima cantina cooperativistica della Lombardia, sta tracciando il percorso per la vendemmia 2019.

Terre d'Oltrepò prepara la vendemmia 2019, Giorgi: "Puntiamo alla qualità"
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Terre d'Oltrepò prepara la vendemmia 2019, il presidente Andrea Giorgi: "“Abbiamo programmato – spiega il presidente Andrea Giorgi – questo importante momento della stagione lavorativa in quanto abbiamo posto le basi per un lavoro che porterà qualità ai nostri vini.

Terre d'Oltrepò prepara la vendemmia 2019

Il colosso vitivinicolo Terre d’Oltrepò, la prima cantina cooperativistica della Lombardia, sta tracciando il percorso per la vendemmia 2019. Nelle ore scorse il presidente Andrea Giorgi ha fatto il punto con il direttore Marco Stenico, con il vicepresidente Marco Forlino, con gli enologi Pietro Dilernia, Marco Rossi e Alberto Servetti e con i responsabili degli uffici soci e qualità. Un percorso condiviso che ha visto l’intera dirigenza di TDO compatta nel delineare l’operatività in vista della prossima vendemmia.

“Abbiamo programmato – spiega il presidente Andrea Giorgi – questo importante momento della stagione lavorativa in quanto abbiamo posto le basi per un lavoro che porterà qualità ai nostri vini. Perché siamo sempre più convinti che anche una grande cantina cooperativistica come la nostra deve assolutamente lavorare in questa direzione, come stiamo già facendo da inizio mandato e come abbiamo dimostrato con il Testarossa di La Versa”.

Le curve di maturazione

Sono stati formalizzati alcuni passaggi chiave, inoltre è stato perfezionato con le Università di Piacenza e di Milano, con la supervisione degli agronomi interni, la tecnica della cosiddette curve di maturazione, utilizzata per individuare quando l’uva può esprimere esattamente le sue caratteristiche migliori in termini di qualità.

“La recente riunione voluta congiuntamente con il direttore Stenico e la parte tecnica della cantina – spiega il presidente Giorgi – ci ha permesso di individuare alcuni paletti entro cui operare in vista della vendemmia. Gli step individuati ci permetteranno di selezionare le uve migliori al loro arrivo in cantina; di rispondere adeguatamente ai tempi di vinificazione; di creare minori disagi per i nostri soci e quindi di garantire un afflusso di prodotto in azienda più regimentato. Tutto questo per assicurare qualità che rappresenta oggi il nostro primario obiettivo. Inoltre il direttore Stenico sta definendo le quantità di vino da produrre in base al mercato, un altro passaggio fondamentale che ci permette di adeguarci al trend delle vendite”.

Andrea Giorgi guarda anche al mondo dei soci, circa 700 su tutto il territorio oltrepadano.

“Sono la nostra colonna portante – spiega il numero uno della cantina – e a loro ci rivolgiamo con una politica che vuole favorire i conferitori perché, più di tutti, credono nel nostro piano industriale che sta portando Terre d’Oltrepò ad ottenere parecchi risultati in termini di vendite e di critica”.

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