Treno deragliato in viaggio con i pendolari per non dimenticare

E' partito poco dopo le 7 da Crema. Una settimana dopo la tragedia di Pioltello.

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Treno deragliato: oggi come giovedì scorso. I pendolari sono tornati alla quotidianità, ma è difficile far finta di nulla. E’ sbagliato e ingiusto cercare di dimenticare. Lo sanno i pendolari e ora vogliono dirlo a tutti.

Treno deragliato: per non dimenticare

E’ partito pochi minuti fa dalla stazione di Crema il treno 10458 che collega Cremona a Milano Lambrate. Sui vagoni i pendolari che ogni giorno prendono il treno per raggiungere l’università o il posto di lavoro. Con loro, però, questa mattina, ci sono anche le istituzioni. Tanti i sindaci, con la fascia tricolore, che hanno voluto dimostrare la loro vicinanza alle persone rimaste coinvolte e sostenere la richiesta di maggior sicurezza sui convogli.

Il comitato pendolari

“Chiediamo l’aiuto di tutti perché l’urlo di dolore non smetta di riecheggiare finché i responsabili non saranno puniti e le responsabilità accertate e finché essere pendolari non equivalga a essere cittadini di serie B”. A dirlo davanti alle tante persone presenti questa mattina a Crema è stato il presidente del Comitato pendolari cremaschi Stefano Gatti. A loro la paternità dell’iniziativa di oggi “In treno con noi” che vuole mantenere accesi i riflettori sul tragico deragliamento di una settimana fa a Pioltello.

Tutto il Cremasco ha risposto

Treno deragliato in viaggio con i pendolari per non dimenticare

Un appello a cui i sindaci cremaschi hanno subito risposto partendo dal primo cittadino di Crema Stefania Bonaldi. Da Crema anche il segretario del Pd provinciale Matteo Piloni, l’onorevole Franco Bordo con Cinzia Fontana, il consigliere di Forza Italia Antonio Agazzi e con loro i candidati alla presidenza della Lombardia per il Pd Giorgio Gori e per il M5S Dario Violi. Presenti dal territorio Doriano AiolfiMaria Luise PoligAntonio Grassi ed Ernestino Sassi (che su quel treno aveva la figlia Daniela rimasta ferita).

Un minuto di silenzio a Capralba

Il treno arriva. Nel buio i fari incutono quasi timore. E’ affollato, come sempre. Oggi di più. Quando arriva a Capralba, dove viveva Giuseppina Alessandra Pirri, una delle vittime dell’incidente, gli sguardi si abbassano. In stazione viene osservato un minuto di silenzio mentre il treno fischia. Due volte. E’ il suo saluto, il suo omaggio.

Lutto anche a Caravaggio

Anche nella stazione di Caravaggio, dove viveva Ida Maddalena Milanesi e dove era nata Pierangela Tadini (le altre due vittime del deragliamento) è stato osservato un minuto di silenzio. Qui avevano deciso di salire il sindaco Claudio Bolandrini con la sorella Beatrice Bolandrini primo cittadino di Brignano e testimone diretta del tragico incidente. E poi ancora i due fischi del treno verso Treviglio.

La Commemorazione di Pioltello

A una settimana di distanza dal treno deragliato,  sindaci e cittadini si sono ritrovati per commemorare i passeggeri di quel regionale. A rispondere all’appello del sindaco di Pioltello Ivonne Cosciotti c’erano i colleghi di Bussero (Curzio Rusnati), Cernusco (Ermanno Zacchetti), Liscate (Alberto Fulgione), Cassina de’ Pecchi (Massimo Mandelli) e Segrate (Paolo Micheli), insieme a rappresentanti delle varie Giunte, all’onorevole Simona Malpezzi, ai volontari di diverse Protezioni civili e ad alcuni cittadini che hanno deciso di puntare la sveglia presto pur di essere presenti. Un minuto di silenzio intervallato soltanto dalla voce elettronica che annunciava i treni. Il pensiero è andato alle vittime, alle loro famiglie, ma anche a chi si è trovato in viaggio su quel convoglio dell’incubo. E la paura aleggia ancora tra i binari, lì dove sono ancora visibili i segni del deragliamento di quel maledetto giovedì.

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