Troppi ripetitori 5G in arrivo nel Pavese: salute a rischio?

"Diversi studi scientifici dimostrano come l'introduzione di questa tecnologia presenti problematiche per l'uomo".

Troppi ripetitori 5G in arrivo nel Pavese: salute a rischio?
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Ripetitori 5G nel Pavese: salute e ambiente a rischio? Codacons: "Ci sono studi scientifici che dimostrano come l'introduzione di questa tecnologia presenti problematiche per l'uomo. I ripetitori in provincia di Pavia sono troppi!"

Ripetitori 5G nel Pavese

In vista dell’espansione sul territorio nazionale di una nuova generazione di rete 5G sono stati individuati in Lombardia 15 comuni in cui installare diverse antenne e strumentazioni a pochi metri dalle abitazioni per la sperimentazione di questa nuova modalità nei prossimi 2 anni. Di questi 15 comuni, 8 sono in provincia di Pavia e precisamente: Brallo di Peregola, Canevino, Cergnago, Mezzana Rabattone, Rognano, Rosasco, Santa Margherita Staffora e Val di Nizza.

Se quindi da un lato la diffusione della sperimentazione della rete 5G potrebbe portare al territorio benefici legati all’utilizzo della nuova tecnologia, le incognite sui problemi sanitari che comporta stanno allarmando gli ambientalisti.

Tecnologia dannosa?

Il Codacons esprime preoccupazione in merito alla nuova tecnologia: “Numerosi studi scientifici dimostrano come questa nuova tecnologia sia dannosa per l’uomo e gli esseri viventi in generale. Gli studi scientifici richiamano almeno l’esigenza di un’adeguata e prudente sperimentazione prima di sottoporre l’intera popolazione a questo autentico bombardamento di altissime frequenze radio. Il numero dei Comuni interessati in provincia di Pavia è elevatissimo se si pensa che nell’intera Lombardia i Comuni interessati sono soltanto 15. La rivoluzione delle comunicazioni sia per i cittadini che per le industrie 4.0 e i benefici ad essa legati non sono in grado di nascondere le gravi perplessità che la nuova tecnologia desta per la salute degli esseri viventi”.

Sul sito di Wired.it, si legge invece che "a oggi non ci sono prove, e nemmeno indizi significativi, di danni alla salute umana causati dalla rete mobile di ultima generazione. Tuttavia, se da un lato gli scienziati sono già in grado di escludere (sulla base delle conoscenze assodate sull’interazione tra uomo e onde elettromagnetiche) effetti devastanti e scenari apocalittici, è altrettanto vero che al momento la letteratura scientifica sull’argomento è piuttosto scarna e, dato che si tratta di una tecnologia recente, mancano del tutto studi sugli effetti a lungo termine eseguiti su popolazioni vaste".

Ai postumi, l'ardua sentenza.

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