Agguato a Vigevano: il cugino gli ha sparato per soldi

Aveva già pronte valige e passaporto per uscire dal territorio italiano.

Agguato a Vigevano: il cugino gli ha sparato per soldi
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Il responsabile del tentato omicidio avvenuto a Vigevano sabato 30 novembre 2019, individuato e fermato la sera stessa in provincia di Milano dai Carabinieri mentre si preparava a lasciare il territorio italiano: è un albanese di 37 anni. Ieri il giudice ne ha convalidato il fermo, disponendo la custodia cautelare in carcere.

Agguato a Vigevano

Verso le ore 13.00 del 30 novembre 2019 aveva tentato di assassinare G.K., pregiudicato di anni 36 di origine albanese e residente in Vigevano sulla SP 206 a Vigevano, in direzione di Cassolnovo, all’altezza dell’ex cascina Jerry. Un vero e proprio agguato premeditato con l’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco, uno dei quali ha colpito G.K. al ventre, che, soccorso dopo le segnalazioni dei passanti che lo avevano notato agonizzante a terra, è stato immediatamente trasportato all’ospedale civile di Vigevano dove in prognosi riservata, è stato operato in regime di emergenza.

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Le indagini

I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Vigevano, supportati da quelli della locale Stazione, avevano subito messo in atto una caparbia e serrata attività di indagine volta alla identificazione dello sparatore, sia analizzando gli elementi raccolti sulla “scena criminis” sia scavando nel passato della vittima, portando subito l’indagine a coprire sia la città di Vigevano che quella di Milano con la sua provincia.

Particolare ogiva

 

Pronto a lasciare il territorio nazionale

I militari, già nella stessa giornata dell’efferato episodio, sono riusciti ad identificare il responsabile, che dopo aver avviato le ricerche, è stato bloccato in serata presso il proprio domicilio a Solaro in provincia di Milano e sottoposto a fermo di indiziato di delitto. L’uomo, P.D., un imprenditore pregiudicato anch’esso albanese, di anni 37, cugino della vittima, aveva già pronte valige e il passaporto per uscire dal territorio italiano.

Portato in carcere a Pavia

Le operazioni di polizia sono state svolte con il costante coordinamento del Sostituto Procuratore, Dott.ssa Camilla Repetto, Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pavia, procedendo per i reati di tentato omicidio e porto abusivo di arma. Al termine dell’operazione P.D. è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Pavia.

Ieri, 3 dicembre 2019, il provvedimento di Fermo di indiziato di delitto è stato pienamente condiviso dal Giudice delle Indagini Preliminari del competente Tribunale di Pavia, Dott. Fabio Lambertucci, che, in sede di convalida, ha disposto la custodia cautelare in carcere dell’indagato a Pavia, dove lo stesso già si trova recluso dalla notte del giorno del crimine. 

Sono ancora in corso di accertamento i motivi che hanno portato all’efferato episodio, verosimilmente riconducibili a prestiti di denaro.

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(Foto di copertina: il luogo dell'agguato)

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