Bimbo morto in sala parto a Stradella

Aperta un’inchiesta dopo che il padre ha presentato denuncia.

Bimbo morto in sala parto a Stradella
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Bimbo morto in sala parto a Stradella: presentata denuncia da parte del padre.

Bimbo morto in sala parto

Dramma in sala parto all’ospedale di Stradella. Un neonato, è morto poco dopo la nascita nonostante i tentativi rianimatori dei sanitari che sono durati oltre 45 minuti.

La denuncia

Il padre del bambino, un 42enne residente con la moglie, 30enne, a Pinarolo Po, un piccolo Comune fra Broni e Pavia, ha presentato immediatamente una denuncia ai carabinieri. Così, su ordine della Procura della Repubblica di Pavia, gli uomini dell'Arma hanno sequestrato la cartella clinica. In mattinata verrà inoltre eseguita l'autopsia sul corpicino del piccolo. Anche l’ospedale avrebbe già disposto un’indagine interna. Si cercherà di capire come mai una gravidanza normale e senza il minimo problema, sia purtroppo terminata in modo così tragico.

Il ricovero

La vicenda si è consumata venerdì scorso al reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale unico di Broni-Stradella. Un reparto che, negli anni scorsi, si era meritato più volte il riconoscimento “fiocco rosa” come struttura d’eccellenza. Dalla prime informazioni trapelate, il ricovero è avvenuto con qualche giorno di anticipo rispetto alla data programmata, dopo che, nelle prime ore di venerdì scorso, la donna ha accusato i primi sintomi delle doglie e la “rottura delle acque”. Le sue condizioni, però, sembra fossero più che soddisfacenti.

La nascita

Alle 18 il momento del parto: come da prassi tutto è stato monitorato minuto per minuto e non sono risultati problemi di alcun tipo, tanto che il marito è rimasto tutto il tempo accanto alla moglie, fino al momento della nascita. Ma subito poco dopo essere venuto al mondo, il piccolo non ha più dato segni di vita. I medici del reparto hanno tentato di tutto per rianimarlo, ma senza riuscirci.

Omicidio colposo

Alla notizia, la mamma si è sentita male ed è stato necessario anche l’intervento di un supporto psicologico, mentre il papà, pur disperato, come prima reazione ha subito chiamato i carabinieri. Si procede per omicidio colposo, ma, per ora, non ci sarebbero indagati e solo dopo le varie perizie disposte sarà possibile chiarire se ci siano state o meno negligenze.

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