Trovata morta sul pianerottolo: nessuno dice di conoscerla

Contorni ancora troppo sfumati su cui i carabinieri stanno indagando.

Trovata morta sul pianerottolo: nessuno dice di conoscerla
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Trovata morta sul pianerottolo: nessuno dice di conoscerla.

Trovata morta sul pianerottolo: nessuno dice di conoscerla

Non era di Rozzano e non frequentava nemmeno la città. Perché allora si trovava lì, mercoledì pomeriggio, nel palazzo di via Ginestre dove è stata trovata morta?

Le indagini

Si sa ancora poco della 43enne di origine brasiliana: sposata, residente a Milano, incensurata. Faceva uso di droga: è l’unica certezza in uno scenario ancora da chiarire. A fare luce sul giallo ci stanno pensando i carabinieri della Compagnia di Corsico: appena arrivata la chiamata di allerta si sono messi subito al lavoro per cercare di ricostruire gli ultimi istanti di vita della donna.

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Contorni ancora confusi

Cosa ci faceva in quel palazzo mercoledì pomeriggio, quando è stata trovata da un’abitante stesa sul pianerottolo, senza vita? Un particolare da non trascurare: l’abbigliamento. Era vestita in modo dimesso e non indossava le scarpe. Un altro dettaglio importante: nessuno nel palazzo dice di conoscerla. Ma i militari stanno indagando proprio per capire se qualcuno sta mentendo: forse sapeva e vuole nascondere. O forse l’ha portata e lasciata lì, al primo piano del palazzo, di fronte alla porta dell’ascensore, proprio chi nega di conoscerla. Contorni ancora troppo sfumati su cui i carabinieri stanno cercando di fare luce.

Disposta l’autopsia

Un aiuto fondamentale arriverà dall’autopsia, già disposta sul corpo della donna: saranno i risultati delle analisi a chiarire la causa della morte della 43enne. Una overdose, forse un malore: bisognerà aspettare l’esito dei test.

Tanta preoccupazione e silenzio

Nel quartiere, intanto, nessuno sa niente, nessuno la conosce, non è mai stata vista da quelle parti. Via Ginestre, pieno quartiere popolare con i palazzoni Aler. A meno di 200 metri da dove è stata trovata la donna priva di vita, a ottobre un albanese di 26 anni aveva esploso dei colpi di kalashnikov verso un marocchino: scopo intimidatorio, motivi di droga. E nel quartiere torna la preoccupazione per un mistero ancora da chiarire. Come quel messaggio comparso mercoledì sera in un gruppo Facebook: “C’è stato un delitto a Rozzano”, ma poco dopo è stato cancellato. È ancora giallo sulla morte della 43enne.

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