Università di Pavia mette al sicuro tra i ghiacci artici i semi d'eccellenza del territorio

Al sicuro da guerre e utili in caso di rischio per la sicurezza alimentare del pianeta i semi del pavese riposano sotto il permafrost artico.

Università di Pavia mette al sicuro tra i ghiacci artici i semi d'eccellenza del territorio
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Università di Pavia al circolo polare artico per i dieci anni della Global Seed Vault, la più importante banca dei semi mondiale.

Università di Pavia partecipa all'arca di Noè dei semi

Sotto i ghiacci perenni sono raccolte scorte di semi  di interesse agronomico da tutto il mondo, al sicuro da guerre e utili in caso di rischio per la sicurezza alimentare del pianeta. In Norvegia, a Longyearbyen sulle isole Svalbard, non molto lontano dal Polo Nord, una rappresentanza dell’Università di Pavia, guidata dal professor Graziano Rossi -responsabile della Banca del Germoplasma Vegetale presso il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’ambiente - è stata invitata a depositare simbolicamente semi in un cilindro, in occasione delle celebrazioni per i 10 anni della Banca semi più famosa del mondo, la Global Seed Vault.

Al sicuro da guerre nucleari

Si tratta di una sorta di Arca di Noè mondiale, costruita in zona smilitarizzata (con trattato internazionale dagli anni '20), sotto ai ghiacci perenni (permafrost) per consentire ai semi raccolti di rimanere a lungo vitali. Qui sono raccolte scorte di semi  di interesse agronomico (riso, mais, fagioli....) da tutto il mondo, al sicuro da guerre nucleari e utili in caso di rischio per la sicurezza alimentare del pianeta. Questa cerimonia è in programma oggi alla presenza dei rappresentanti del Governo Norvegese, finanziatore  dell'opera. L'Università di Pavia è stata invitata in quanto è a tutt'oggi l'unica istituzione italiana che collabora con questa grande iniziativa, inviando semi alla Global Seed Vault fin dal 2011.

Eccellenze pavesi

Come dono simbolico alle Svalbard saranno inseriti nel cilindro alla cerimonia ufficiale semi di tre "specialità pavesi": un mais tradizionale locale detto "mais otto file" , la cipolla rossa precoce di Breme e un progenitore selvatico (Crop Wild Relative) del nostro grano, Aegilops geniculata, che vive spontaneo nelle basse colline dell'Oltrepò. In seguito poi saranno inviati duplicati delle collezioni ospitate presso la Banca del Germoplasma Vegetale di Unipv: mais, zucca, fagiolo, fagiolino, anguria, melone, cipolla, grano saraceno, segale, melo, cavolo, orzo e loro parenti selvatici se italiani.

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