Sciopero magazzino Tigotà Broni, Prefettura: "Malgrado l'impegno, non sono emerse soluzioni"

Gottardo spa: "Non possiamo accettare che sia impedito ai nostri collaboratori di fare il proprio lavoro".

Sciopero magazzino Tigotà Broni, Prefettura: "Malgrado l'impegno, non sono emerse soluzioni"
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Sciopero magazzino Tigotà Broni. Oggi un incontro in Prefettura, per un tentativo di mediazione presieduto dal Prefetto, Silvana Tizzano.

Sciopero magazzino Tigotà Broni: incontro in Prefettura

In relazione allo stato di agitazione indetto dai lavoratori aderenti al sindacato SiCobas presso il deposito logistico "Gottardo Tigotà S.p.A." a Broni per rivendicare il rinnovo dei contratti di lavoro a tempo determinato, scaduti lo scorso mese di settembre, dei lavoratori dell'azienda "Winlog S.r.l.", nella giornata odierna, si è tenuto in Prefettura a Pavia un nuovo tentativo di mediazione presieduto dal Prefetto, Silvana Tizzano, al quale hanno partecipato oltre ai vertici aziendali, i segretari provinciali di C.G.I.L., C.I.S.L. e U.I.L., nonché rappresentanti dei SiCobas al fine di trovare una soluzione concordata al problema rappresentato.

La protesta

Nel corso della riunione, sono state approfondite le molteplici problematiche aziendali ed illustrati i diversi punti di vista delle parti che, nei giorni scorsi avevano fatto registrare una netta contrapposizione tra il soggetto datoriale e i rappresentanti dei SiCobas, sfociata nel blocco dei mezzi che ha impedito, di fatto, l'uscita dallo stabilimento delle merci e conseguentemente la regolare esecuzione delle commesse .

Nessuna soluzione

Tuttavia, al termine dell'incontro, si è dovuto prendere atto che, allo stato attuale, malgrado l'impegno profuso nella ricerca di mediazione e di possibili margini di composizione, non sono emerse soluzioni alla vertenza tali da poter, perlomeno, avviare un percorso da condividere idoneo a superare le contrapposizioni.

Comunque, il Prefetto Tizzano ha assicurato la sua assoluta disponibilità ad ulteriori tavoli di trattativa al fine di scongiurare la perdita dei significativi livelli occupazionali attualmente garantiti dall'azienda - che nella circostanza si è riservata la valutazione di eventuali diversi scenari imprenditoriali - nonché per evitare turbative per l'ordine e la sicurezza pubblica.

"Si rischia di compromettere la regolare distribuzione delle merci"

"Il blocco dei magazzini di Broni (PV) e Padova coinvolge uno sparuto gruppo di iscritti al S.I. Cobas, sono dipendenti di due società esterne che lavorano in appalto (Winlog srl e la Logup srl).
Da lunedì stanno impedendo ai camion che riforniscono i punti vendita Tigotà di caricare e scaricare la merce.
Stanno bloccando la nostra attività aziendale per il mancato rinnovo di 8 contratti a termine su cui la nostra società non può intervenire direttamente.
Pur rispettiamo il sacrosanto diritto di scioperare non possiamo accettare che sia impedito ai nostri collaboratori di fare il proprio lavoro e non possiamo tollerare che questa situazione danneggi ulteriormente la nostra azienda.
Un blocco di questo tipo rischia non solo di compromettere la regolare distribuzione delle merci, ma anche di mettere in crisi la continuità aziendale e la lunga filiera che ruota attorno al nostro marchio.
Il gruppo Gottardo oggi conta oltre 4.300 collaboratori di 49 diverse nazionalità.
Stiamo assistendo a un paradosso e un capolavoro di autolesionismo a cui le forze sane dell'impresa, del sindacato e delle istituzioni devono reagire e devono farlo prima che sia troppo tardi".

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