Torna «Nidi gratis»: opportunità concreta per tante famiglie | Il governatore risponde

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Torna «Nidi gratis»: opportunità concreta per tante famiglie | Il governatore risponde
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Rubrica “Il governatore risponde”: per inviare le vostre domande al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana scrivete a ilgovernatorerisponde@netweek.it.

La domanda di questa settimana

Caro Presidente, io e mio marito siamo una coppia giovane (24 anni lui e 21 io) e vorremmo avere dei figli, ma lavoriamo entrambi per pagare mutuo e bollette, e non potendo contare sull’aiuto dei nostri genitori non sapremmo come provvedere alla retta dell’asilo.
Mi auguro che la Regione abbia un occhio di riguardo per le famiglie nella nostra situazione, che so non rappresentare un caso isolato.
Giovanna da Lecco

Il governatore risponde

Gentile signora Giovanna, le politiche per la famiglia di Regione Lombardia sono orientate proprio a favorire l’ingresso e soprattutto la permanenza dei genitori nel mercato del lavoro.
Alcuni giorni fa, su proposta dell’assessore Silvia Piani, abbiamo approvato in Giunta uno stanziamento di 37 milioni di euro che consente di rifinanziare la misura ‘Nidi Gratis’.
In questo modo, anche per l’anno scolastico 2019/2020, le famiglie che iscrivono i propri figli in nidi e micronidi pubblici e privati convenzionati e hanno un reddito Isee fino a 20.000 euro avranno la retta di frequenza azzerata. Il nostro è un modo per affrontare le politiche sociali basato su provvedimenti concreti che sostengono realmente le famiglie.
Dal 2016 ad oggi, la misura ‘Nidi gratis’ è stata finanziata con 142,4 milioni e ne hanno beneficiato circa 43.000 nuclei familiari. Solo nel corrente anno scolastico hanno beneficiato dell’azzeramento della retta oltre 15.000 famiglie lombarde.
Abbiamo ricevuto numerosi messaggi di ringraziamento dai genitori che hanno potuto continuare a lavorare proprio grazie alla gratuità di questo servizio. L’alto livello di gradimento pone anche in materia di politiche di conciliazione vita-lavoro la nostra Regione come un modello di riferimento nel panorama nazionale.
Per poter aderire alla misura, le famiglie devono avere un Isee inferiore o uguale a 20.000 euro. Entrambi i genitori devono essere residenti in Lombardia e essere occupati, oppure con un genitore occupato e uno disoccupato con la Dichiarazione di immediata disponibilità (Did) o con il Patto di servizio personalizzato (Psp).
Una condizione che è valida anche in caso di nuclei con un solo genitore.
I Comuni, come sempre, dovranno presentare la rendicontazione trimestrale dettagliata per conto delle famiglie, i mesi per i quali si richiede il rimborso e i servizi fruiti.

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